200 aule multimediali per l’Università del Salento

La nuova didattica passa per le tecnologie audio/video
17 Febbraio 2020 |
Paolo Morati

L’Università del Salento è una realtà dinamica, che conta sedi nel centro storico di Lecce, quelle dell’area urbana, e anche una parte extra urbana, con dislocazioni a Brindisi, Mesagne e Monteroni di Lecce. In generale le attività didattiche si tengono in aule in edifici moderni, a cui si affiancano però edifici storici di grande pregio come quello del Rettorato nel centro cittadino di Lecce. Il desiderio del Polo salentino era innovare il sistema didattico senza perdere di vista la semplicità di utilizzo.
VideoGecom, ha risposto a queste necessità con un sistema audio-video e di interazione in tempo reale: il sistema consente infatti di riprodurre contenuti audio e video a sostegno delle lezioni, ma anche la possibilità di avere in aula ospiti di spicco collegati attraverso una videochiamata; inoltre consente agli studenti di vedere le lezioni da casa attraverso una piattaforma di streaming con video on-demand, collegati agli account personali degli stessi studenti.



Progettazione gara

Tra le caratteristiche della gara, è stato fondamentale la richiesta da parte dell’Università verso i partecipanti, di allestire un’aula “demo” che contemplasse quanto offerto sia in termini di prodotti che di allestimento.
Tale aula “demo” è stata successivamente oggetto di valutazione tecnica da parte della commissione aggiudicatrice.

Questa prima esperienza è stata propedeutica per la progettazione e la realizzazione dell’allestimento multimediale per le aule, e per la creazione di una rete tra le aule stesse e l’esterno tramite un sistema di cloud video comunicazione e un servizio in cloud. Un progetto quindi molto complesso che si è sviluppato negli anni e che è dovuto venire incontro a diverse criticità. La realizzazione del progetto è stata gestita da VideoGecom.

Da tenere in considerazione è stato il rispetto della conformazione fisica degli ambienti, in molti casi gravati da vincoli architettonici: le sale da attrezzare all’interno del complesso, più di 200 per la didattica e quattro aule magne, hanno infatti diverse conformazioni, sono dislocate in tutta l’area urbana ed extra-urbana e includono la struttura storica del Rettorato, con le sue peculiari caratteristiche. Inoltre, aspetto forse banale ma decisivo, si è sempre dovuto tenere conto della disponibilità delle aule stesse: essendo in uso per la normale attività didattica, i tecnici e progettisti sono stati costretti ad aspettare che le aule fossero fisicamente libere per poterle convertire nel minor tempo possibile, in modo da non interferire con lo svolgimento delle lezioni.
Il progetto sarebbe dovuto idealmente partire con la definizione dell’infrastruttura di rete e la parte security, per poi proseguire con la parte multimediale e di videocomunicazione, invece si è sviluppato al contrario per andare incontro alle esigenze del cliente. La rete di supporto alle sale infatti è ancora in fase di realizzazione, mentre gli allestimenti multimediali hanno avuto la precedenza, in modo da essere messi gradualmente a disposizione di docenti e studenti durante l’anno accademico.
Tuttavia una rete per la gestione dei contenuti era imprescindibile, così è stato necessario lavorare su una rete provvisoria, mettendo a disposizione solo il numero minimo di servizi affinché la rete universitaria potesse supportarli, non essendo (ancora) adeguata a livello
di architettura. È stato inoltre necessario segmentarla, per creare un ambiente separato adeguato al servizio. Naturalmente quando il progetto sarà terminato, la rete dovrà essere adeguata onde evitare disservizi.



L’Università del Salento

L’Università del Salento, secondo ateneo della Puglia per numero di iscritti, ha sede a Lecce con dislocazioni a Brindisi, Mesagne e Monteroni di Lecce, e conta sei facoltà.
Il primo nucleo dell’università nasce nel 1767 quando Ferdinando IV chiude le scuole fondate dai Gesuiti e fonda le Scuole Regie, con un insegnamento laico e illuminista, gestito dallo Stato.
Il processo graduale che vede arrivare l’Università del Salento alla sua forma attuale inizia con l’istituzione nel 1955 dell’istituto autonomo di Magistero, che avvia i primi corsi universitari.
Il riconoscimento giuridico arriva nel 1959 e consente agli iscritti di conseguire le prime lauree riconosciute e spendibili. Solo nell’anno accademico 1967-68 avviene la definitiva statalizzazione, con l’istituzione della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali.
www.unisalento.it



L’allestimento delle aule

Per quanto riguarda l’allestimento, le aule sono state divise in quattro diverse tipologie: aula 1.0, aula 1.0 plus, aula 2.0 e aula magna. La prima tipologia presenta un sistema di visualizzazione e videoproiezione dei contributi direttamente dal PC del relatore ed è la sala più “semplice” delle quattro. La seconda tipologia, nella quale rientra la maggior parte delle aule, presenta come le 1.0 un sistema di visualizzazione e videoproiezione, ma possiede anche un controllo da parte di un touch panel multimediale per richiamare i vari scenari operativi e una amplificazione audio locale.
La tipologia 2.0 possiede in più rispetto alle tipologie precedenti la possibilità di svolgere video comunicazione, includendo le telecamere per registrare la sala e un supporto domotico.

L’ultima tipologia è quella delle aule magne, per un totale di quattro aule da 200-250 posti: presentano gli stessi servizi, ma adeguati all’ambiente più esteso, ad eccezione di quella del Rettorato, all’interno di un edificio storico di Lecce. In questo caso l’Aula Magna è un grande spazio distribuito su più ambienti all’interno dell’edificio: all’ultimo piano è stata allestita una sala di regia e ai quattro piani inferiori si estendono le salette che insieme lavorano come un unico grande spazio.

Per la scelta dei proiettori si è optato per videoproiettori ad alta luminosità, con tecnologia laser. Nelle sale 2.0 e superiori è inoltre presente un motore grafico che assolve alla necessità di combinare finestre di diversi contenuti video, formando così un mosaico di immagini.

In tema di audio, troviamo dotazioni diverse a seconda degli spazi: il sound reinforcement è previsto solo per le sale 1.0 Plus, 2.0 e per le Aule Magne; la dotazione base comprende la ripresa audio sia della platea che dei relatori, e distribuzione audio in sala, mentre le aule 2.0 presentano un allestimento con più diffusori e una maggiore pressione, per poter raggiungere adeguatamente tutti gli utenti.

La ripresa audio avviene tramite radiomicrofoni, soluzioni conference/DCN ed i segnali gestiti da mixer DSP che espletano anche funzioni di processamento e cancellazione dell’eco. L’amplificazione è affidata ad apparati Powersoft, potenti, robusti, controllabili remotamente attraverso la rete Lan; per la diffusione sono stati scelti sistemi stand alone di K-array, per le loro caratteristiche estetiche e di positivo rapporto tra la dimensione e la potenza.



Audio e video tutti i giorni

L’assistenza è sempre un tema importante in installazioni complesse, e a maggior ragione dove non sia presente uno staff con competenze e incarichi adeguati: questo è anche il caso delle Università, dove il personale è per lo più dedicato alle attività didattiche e di gestione.
Tuttavia, nel quotidiano era importante che lo staff tecnico fosse in grado di risolvere le problematiche più comuni: VideoGecom ha così provveduto a una formazione di base del personale. Per le necessità complesse è stato invece stipulato un accordo con VideoGecom stessa che, tramite un sistema di monitoraggio e di assistenza da remoto, riesce a risolvere e talvolta prevenire problemi e guasti.


Paolo Morati
Giornalista professionista, dal 1997 si occupa dell’evoluzione delle tecnologie ICT destinate al mondo delle imprese e di quei trend e sviluppi infrastrutturali e applicativi che impattano sulla trasformazione di modelli e processi di business, e sull’esperienza di utenti e clienti.

InnovazionePA è una iniziativa Soiel International, dal 1980 punto d’informazione e incontro per chi progetta, realizza e gestisce l’innovazione.
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