SMI Technologies and Consulting

Una guida sicura nell’universo tecnologico per soluzioni digitali su misura
9 Febbraio 2022 |
A cura della redazione

Bastano pochi clic sulla tastiera e improvvisamente ti appare una sfera quasi perfetta, forse la rappresentazione della terra, del mondo, dell’universo? Un cursore ruota continuamente sulla circonferenza con piccole soste quasi a indicare un indice, un invito alla lettura. All’interno un’animazione rappresentata da corpuscoli colorati che si agitano senza sosta, come molecole d’acqua in ebollizione. A campeggiare l’originale rappresentazione tre parole: Esploratori di Innovazione. Pochi clic dicevamo, per entrare nel sito di SMI Technologies and Consulting, un giovane PMI innovativa operativa dal 2016 che in pochi anni ha raggiunto risultati importanti: 13 milioni di fatturato e 75 dipendenti. A guidarla l’ingegnere Cesare Pizzuto, Ceo e Founder, che ha saputo trasformare una criticità professionale in opportunità imprenditoriale. Lo incontriamo nel suo ufficio minimale ma assai funzionale. Non è difficile intuire che ha molta voglia di raccontare la sua azienda.

Cesare Pizzuto, Ceo e Founder di  SMI Technologies and Consulting

“Quell’espressione sintetizza lo spirito della nostra azienda. Esploratori di innovazione è prima di tutto l’impegno che la nostra giovane impresa, nata nel 2016, ha preso con i clienti che fin dall’inizio hanno creduto in noi. Fiducia ripagata con il nostro lavoro quotidiano consistente nel rendere più semplice possibile l’avvicinamento dei nostri clienti all’innovazione tecnologica e digitale. Ma non solo questo, per noi è sempre stato fondamentale facilitare anche la gestione dei processi che le nuove frontiere tecnologiche hanno inevitabilmente determinato per ottenere risultati sempre più performanti. Un’evoluzione che sembra non avere limiti e che coinvolge l’intera società. Non è infatti un caso se tra le parole più ricercate nei diversi motori di ricerca spicchi l’espressione innovazione. Ma noi crediamo sia opportuno attribuire il corretto senso a quella parola: secondo noi ogni nuovo sviluppo tecnologico deve essere opportunità per migliorare la vita dell’uomo. Può apparire retorica, ma noi cerchiamo di trasferire lo stesso valore nella tutela, efficientamento e sviluppo dei nostri clienti. In questo senso ci definiamo esploratori di innovazione, esploriamo in un ormai vastissimo universo tecnologico alla ricerca di risorse informatiche che possano essere ritagliate sui nostri clienti e facilitarne così il governo, la gestione”.
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Ma mi scusi la parola esploratori indica e ne suggerisce inevitabilmente un’altra: ricerca.

Quello che speriamo di fare sempre è proprio la ricerca. Cioè cercare all’interno di questo mare magnum, di questa giungla di soluzioni più o meno innovative, quelle che possano servire effettivamente per poter vivere meglio e lavorare meglio. Io nasco ricercatore in ambito universitario e questa mia passione l’ho trasferita in azienda. Non è un caso che i nostri dipendenti siano molto giovani, più digitali, più inclini e capaci di accompagnare i nostri clienti nella scelta tecnologica più idonea alle diverse necessità. Esploratori, ricerca, giovani, sono sicuramente le tre parole che identificano la nostra filosofia aziendale. Posso considerare la nascita della nostra impresa come una vera avventura imprenditoriale nata all’indomani della mia fuoriuscita da una grande società dell’ICT, scelta che non pochi problemi mi ha creato. Ma da una criticità è nata una grande opportunità, che oggi si chiama SMI Technologies and Consulting.
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Qual è la modalità con la quale vi misurate le esigenze e le domande di soluzione della Pubblica Amministrazione?

Innanzitutto noi non ci proponiamo con il piglio di coloro che vogliono digitalizzare i processi oggi esistenti nella PA. La trasformazione digitale è prima di tutto un cambiamento della cultura e del modo di concepire il funzionamento dell’organizzazione. Per questo è necessario ridefinire i processi e le procedure amministrative, in relazione alle esigenze di celerità, certezza dei tempi e trasparenza nei confronti dei cittadini e delle imprese, mediante una disciplina basata sulla loro digitalizzazione (digital by design). Per noi in prima istanza è importante delineare insieme alle amministrazioni pubbliche dei processi nuovi e poi pensare alla loro digitalizzazione. Si possono adottare meravigliose piattaforme che permettano di ricevere dai cittadini, dalle imprese, migliaia e migliaia di documenti, di dati e così via. Ma se i processi interni alle pubbliche amministrazioni risultano essere farraginosi l’obiettivo di rendere un buon servizio al cittadino e all’impresa non potrebbe essere mai raggiunto. Un percorso il nostro che capisco possa incontrare difficoltà con la Pubblica Amministrazione Centrale anche se qualche attività la stiamo svolgendo proprio in quell’ambito. Più semplice lavorare con le amministrazioni locali, con gli uffici preposti e la parte gestionale. Quindi non partiamo dalla digitalizzazione dei processi ma dalla costruzione di processi che possano essere poi digitalizzati.

Quante cose meravigliose tecnologicamente avanzate e innovative in questo momento esistono sul mercato ma che riscontriamo ancora complesse, farraginose e complicate con dei tempi di latenza importanti semplicemente perché il processo è rimasto esattamente lo stesso, quello basato sul cartaceo.
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Siamo ormai nel periodo in cui devono essere definiti i progetti previsti dal PNRR. I tempi molto stretti e i finanziamenti della Comunità Europea saranno erogati solo se approvati e rispettosi di rigidi criteri e poi realizzati. Insomma nei prossimi 5 anni il Paese potrebbe finalmente trasformarsi. Come intendente accompagnare la PA in questo processo in particolare la Pubblica amministrazione locale?

I piccoli e medi comuni hanno forte necessità di passare alla digitalizzazione, di applicare questa nuova visione dei processi più semplici ed efficienti. Quelle realtà sono per noi importanti, anche se il primo risultato più rilevante che abbiamo raggiunto è quello con una direzione della PAC.

Abbiamo tante belle idee ma poi bisogna pensare come realizzarle, come metterle in produzione. Le pubbliche amministrazioni centrali e locali hanno degli strumenti per poter siglare dei contratti. In questo momento esistono diverse stazioni appaltanti la più rilevante è sicuramente Consip che gestirà una parte importante dei fondi previsti dal PNRR. Quindi per noi è chiara la necessità di partnership con grandi vendor che partecipano a queste a gare, per esempio per gli accordi quadro gestiti da Consip e dare a quei tavoli il nostro contributo. Può apparire presuntuoso per la nostra giovane azienda voler sedere al tavolo con grandi gruppi nazionali o multinazionali, ma è ciò che stiamo facendo.
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Su quali missioni previste dal PNRR vi concentrerete maggiormente?

Le indicazioni degli ambiti d’intervento sono nel Piano molto chiare e rilevanti. Noi stiamo cercando di dare un contributo sia per quanto riguarda la mobilità sostenibile e le relative infrastrutture che per quanto riguarda i beni culturali e la promozione del territorio. Sono per noi due capisaldi attraverso i quali, se i contributi economici provenienti dall’Europa fossero ben investiti, potrebbero determinare una forte crescita del Paese. Senza dimenticare che la transizione digitale e quella ecologica appaiono anch’esse decisive.
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Quali sono i punti di forza del vostro offering per il quale avete anche ottenuto le necessarie certificazioni?

Le certificazioni ottenute come ISO 9001, ISO27001, ISO20000, sono molto importanti perché ti abilitano a operare sul mercato. Ma come dico sempre non è la patente che fa di noi buoni guidatori. Per rispondere correttamente alla sua domanda è bene ricordare come approcciamo i nostri clienti siano essi pubblici o privati. Solitamente avviamo il rapporto con un assessment dei processi adottati, cerchiamo di comprendere quale possa essere l’input del cliente e l’output che si aspetta. Valutiamo insieme al cliente come migliorare, ottimizzare o definire dei processi diversi. Una volta disegnati individuiamo soluzioni e apparati tecnologici presenti sul mercato che possano consentire servizi fruibili e maggiormente efficaci. Il passaggio successivo è l’offering della nostra piattaforma: Younified Platform, come dashboard alla quale poi connettere e integrare tecnologie che possano permettere ai processi, prima individuati, di essere più performanti. La piattaforma nasce da una esigenza o criticità che noi abbiamo rilevato a partire dalla nostra azienda, ovvero ordinare la mole di dati provenienti da fonti diverse. Per esempio, per capire se una commessa che stavamo erogando fosse in attivo o in passivo dovevamo acquisire i dati dell’amministrazione, quelli del personale e della direzione tecnica. Tutte queste informazioni arrivavano in file Excel, poi si incrociavano i dati e per farlo bisognava misurare il tempo necessario con il rischio che la commessa non rispettasse i vincoli temporali stabiliti ma soprattutto, nella definizione dei processi, venisse meno la nostra capacità predittiva. La Younified Platform non fa altro che colloquiare in maniera agile e veloce con tutte le piattaforme dal gestionale al sistema di gestione dei timesheet, fino alla componente fatturazione attiva e passiva, per darci una evidenza di quali avrebbero potuto essere i risultati di quella commessa. La piattaforma nasce proprio dalla gestione interna delle nostre commesse. Il passaggio successivo è stato quello di arricchirla con nuove funzionalità e oggi la nostra Piattaforma può per esempio colloquiare con sistemi di IOT che permettano di avere analisi dello stato dei consumi.

Ma non solo, può raccogliere dati provenienti dalle telecamere di videosorveglianza, o eseguire funzionalità di monitoraggio. E ancora, con una sola Piattaforma io riesco a verificare tutte le risorse e servizi che un’azienda o la pubblica amministrazione dispone. Mi lasci dire, tradendo un po’ di presunzione, la Younified Platform sarà il desktop del futuro.
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La vostra piattaforma avrà bisogno di aree di applicazioni e di servizi. Quali sono le soluzioni di vostra proprietà di cui oggi disponete?

Abbiamo realizzato applicazioni nostre che parlano direttamente con la piattaforma come quella del car pooling con la gestione dell’autovetture, oppure per i timesheet e ancora per la gestione dell’offerta. Quindi soluzioni applicative verticali. Importante è per noi è l’offering cloud che tende a distinguersi dall’enorme offerta del mercato per il fatto che il nostro cloud sta proprio qui, in azienda nel senso che le risorse, i sistemisti e i servizi, tutto ciò risiede nella nostra sede. Abbiamo utilizzato delle tecnologie di mercato e forniamo questo tipo di servizio a tutti i clienti che abbiano necessità, forse non completamente giustificata, di sapere dove sia esattamente il dato. E questo credo sia l’elemento distintivo della nostra offerta cloud. È una soluzione che stiamo cercando di farla certificare da Agid e speriamo che questo accada a breve.
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Mi può indicare qualche best practice o qualche progetto vincente del quale siete orgogliosi?

Uno dei progetti più interessanti che stiamo portando avanti con una Pubblica Amministrazione Centrale è con la direzione generale per la motorizzazione e per i servizi ai cittadini e alle imprese in materia di trasporti e navigazione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Il progetto, che ha respiro ampio, vede come attore principale la DXC Technology, multinazionale leader nell’erogazione di servizi IT mission critical, e si muove nell’ottica di una trasformazione digitale efficace. In questo contesto stiamo, insieme alla PA, scrivendo nuovi processi di accesso agli uffici, l’applicazione di moderne soluzioni tecnologiche, basate su cloud, abilitano ad avvicinare il cittadino al servizio erogato dalla PA. Il progetto sta andando avanti dallo scorso marzo e si concluderò entro il prossimo marzo.
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Ed esperienze particolari con Comuni o più in generale con la pubblica amministrazione locale?

Castelnuovo di Porto, alle porte di Roma, è un comune completamente ingegnerizzato da SMI. Il Comune sta vivendo un processo di trasformazione digitale che lo porterà nella sua crescita alla trasformazione in Smart Village. Tutto ciò grazie anche all’adozione della nostra piattaforma Younified Platform che ha permesso all’amministrazione di erogare maggiori e puntuali servizi alla propria comunità. In questo caso oltre alle nostre soluzioni abbiamo affiancato il Comune anche con la nostra attività di consulenza che ha permesso di accompagnare i responsabili IT nella scelta delle migliori soluzioni tecnologiche che il mercato offre. Una realtà certamente piccola ma lungimirante nella convinzione che per andare più velocemente verso il cittadino era necessario dotarsi di processi innovativi. L’aspetto consulenziale è parte di noi non a caso la nostra azienda ha scelto di chiamarsi SMI Technologies and Consulting. Ma quando parliamo di consulenza intendiamo un approccio mirato alle diverse necessità del cliente sia esso pubblico che privato. Ciò che facciamo innanzitutto è ascoltare con l’obiettivo di comprendere fino in fondo le necessità del cliente, non solo in termini di output dei processi, ma anche relative al personale alla sua formazione, competenza, skills che purtroppo oggi latitano nella PA. E’ bene ricordare che una volta acquisite le esigenze può anche essere che ciò che hanno in dotazione risulti sufficiente per avviare i processi di digitalizzazione. Oppure in caso contrario individuare insieme quali tecnologie si possono integrare nelle infrastrutture in modo tale che eventuali gap possano essere facilmente superabili.
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All’inizio della nostra conversazione lei ingegnere Cesare Pizzuto ha affermato con un pizzico d’orgoglio che al centro di ogni impresa o iniziativa imprenditoriale o no, c’è la persona. Questo significa che nel vostro operare prestate attenzione anche alle tematiche, diciamo più banalmente, sociali?

Quella è parte della nostra vocazione aziendale. Quando è iniziata la nostra avventura anche se eravamo pochissimi, abbiamo sempre condiviso il presupposto che al centro della nostra attività dovesse esserci l’uomo. Dal mio punto di vista le persone, la loro professionalità costituiscono più delle macchine e delle tecnologie il vero asset di SMI. E se uno non ha cura delle persone non ha cura del proprio asset. Questo per ciò che attiene la vita interna, ma nulla cambia quando interloquiamo con i clienti. Cerchiamo di proporre soluzioni quantunque sia possibile che siano compatibili che consumino meno di altre e così via. Se noi possiamo dare un piccolo contributo per inquinare meno e contribuire alla salvaguardia del nostro pianeta, perché non farlo?. Ma se possiamo fare qualcosa che può aiutare chi è meno fortunato di noi perché sottrarci a questo impegno?


A cura della redazione
Innov@zione.PA è testimone dell’execution digitale che grazie all’ICT rinnova modelli e processi della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale. Il bimestrale illustra il quadro della messa in opera delle tante iniziative, dalle più consolidate a quelle più di frontiera, che pur operando in autonomia, e spesso con quegli elementi contrastanti tipici delle fasi di cambiamento e facendo sempre i conti con risorse limitate, tendono all’obiettivo della crescita del Paese attraverso l’elemento imprescindibile della modernizzazione della PA.

InnovazionePA è una iniziativa Soiel International, dal 1980 punto d’informazione e incontro per chi progetta, realizza e gestisce l’innovazione.
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